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sabato 13 agosto 2016

Bilancio Goletta Verde 2016: spicca la Sardegna

Su 265 campioni di acqua analizzati, il 52percento è risultato con cariche batteriche elevate. In Italia, un punto inquinato ogni 54 chilometri di costa; poche criticità nell´Isola: una ogni 290chilometri
ALGHERO - Un punto inquinato ogni 54chilometri di costa, ancora una volta sotto accusa la mancata depurazione. Dei 265 punti monitorati in tutta Italia, uno ogni 28chilometri di costa, dal laboratorio mobile di Goletta Verde di Legambiente, il 52percento è risultato inquinato o fortemente inquinato. L’88percento di queste criticità è in corrispondenza di foci di fiumi, fossi, canali o scarichi presenti lungo la costa. Più della metà di questi sono in prossimità di spiagge e stabilimenti e quindi frequentati da bagnanti. I risultati conclusivi di Goletta Verde 2016, la storica campagna estiva di Legambiente, realizzata grazie al sostegno del Consorzio obbligatorio degli oli usati e dei partner tecnici Nau e Novamont, sono stati presentati ieri (venerdì) a Roma, da Serena Carpentieri e Giorgio Zampetti, rispettivamente responsabile campagne e responsabile scientifico di Legambiente, e da Andrea Di Stefano (Novamont), che hanno illustrato il quadro emerso dalla campagna di monitoraggio scientifico, durante i due mesi di viaggio di Goletta Verde, partita dalla Liguria e conclusasi in Friuli Venezia Giulia. 


I punti di prelievo sono stati selezionati grazie al lavoro dei circoli di Legambiente ed alle segnalazioni dei cittadini giunte attraverso il servizio Sos Goletta. Il monitoraggio di Goletta Verde ha l’obbiettivo di rilevare e denunciare la presenza di scarichi non depurati che continuano a riversarsi in mare e non vuole sostituirsi a quello delle autorità preposte ai controlli sulla balneazione. Proprio per questo, i prelievi sono concentrati nei punti critici: foci di piccoli e grandi corsi d’acqua, di fossi, canali e scarichi, che costituiscono i principali veicoli dell’inquinamento da batteri fecali in mare, dove sussiste il “maggior rischio” di contaminazione. Parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali ed escherichia coli) e vengono considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori. 

Nel fare un bilancio del monitoraggio di Goletta Verde, è importante specificare che le differenti condizioni meteorologiche riscontrate al momento dei prelievi, la variabilità del numero di presenze nelle località costiere e le caratteristiche morfologiche che variano da regione a regione, non consentono di stilare una classifica nazionale. Si distingue nettamente in maniera positiva la Sardegna, con poche criticità riscontrate solo in corrispondenza di foci di corsi d’acqua o canali (un punto ogni 290chilometri di costa). Buona anche la performance della Puglia, in cui è registrato un miglioramento rispetto allo scorso anno. Mentre in alto Adriatico, la situazione migliore si registra in Veneto. Le situazioni più critiche si trovano, invece, in Calabria, interessata nelle ultime settimane anche da diverse proteste da parte delle comunità locali per “mare sporco”, da divieti di balneazione e da interventi delle forze dell'ordine per irregolarità nel servizio di depurazione, nelle Marche ed in Abruzzo, regioni penalizzate anche dall’elevato numero di corsi d’acqua, canali e fossi che sfociano in mare.

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