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venerdì 4 novembre 2016

Terremoto, ecco cosa prevede il nuovo decreto tra fondi, interventi e assunzioni.

Dieci milioni per le attività zootecniche, 350 persone in più nei comuni, facilitazioni per riparare le case.
Da agosto la terra ha tremato 22.700 volte, 2700 scosse negli ultimi cinque giorni. Il sondaggio: sette italiani su dieci disposti ad ospitare gli sfollati. La Ue: "Pronti ad aiutare ma solo se l'Italia lo chiede"
ROMA - Il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto con misure per affrontare l'emergenza dopo il terremoto. Il provvedimento è stato varato "salvo intese", il che significa che i dettagli più tecnici saranno negoziati in un secondo momento e il testo potrà essere modificato prima
di arrivare in Parlamento.
Come anticipato nei giorni scorsi il decreto contiene la nuova definizione del cratere del sisma e provvedimenti su agricoltura, scuola e beni culturali anche con l'obiettivo di snellire la macchina della burocrazia. Il testo dovrebbe essere pubblicato lunedì in Gazzetta Ufficiale.
 Ecco cosa prevede il decreto legge approvato questa mattina dedicato agli interventi urgenti in favore delle zone terremotate.
LA RICOSTRUZIONE L'emergenza principale di cui il dl si occupa è quella di garantire un'adeguata assistenza abitativa alle popolazioni colpite dalle ripetute scosse. Per fronteggiarla, si prevede che il Dipartimento della protezione civile possa, con procedure rapide e trasparenti, acquisire i container e, sulla base delle indicazioni dei Comuni, individuare le aree sulle quali installarli. Per favorire il rientro nelle case con danni lievi, che hanno bisogno soltanto di interventi di immediata riparazione, si prevede che i proprietari, previa presentazione di apposito progetto firmato da un professionista abilitato che documenti il nesso di causalità tra il sisma e lo stato della struttura, oltre alla stima del danno - possano procedere al ripristino dell'agibilità degli stabili.

Interventi per l'arte. Per la messa in sicurezza del patrimonio storico e artistico, i Comuni interessati possono fare direttamente gli interventi indispensabili, dandone comunicazione al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Le strade. All'Anas il compito di intervenire con urgenza per la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle infrastrutture che rientrano nelle sue competenze e di quelle degli enti locali devastati dai ripetuti sismi.

Il decreto prevede misure urgenti per consentire la prosecuzione delle attività didattiche: dalle modalità di composizione delle classi a quelle di assegnazione del personale docente.

Dieci milioni di euro Al fine di sostenere la continuità produttiva delle attività zootecniche messe in ginocchio, il decreto autorizza la spesa di 10.942.300 euro per il sostegno dei settori del latte, della carne bovina dei settori ovicaprino e suinicolo.

Nuove assunzioni. Infine, per riuscire a gestire la mole di procedimenti che i Comuni si trovano a dover attivare, il decreto autorizza l'assunzione a tempo determinato di personale di tipo tecnico ed amministrativo fino ad un massimo di trecentocinquanta. Previsto anche il rafforzamento della struttura della Protezione civile e di quella del Commissario straordinario alla ricostruzione.

Migliaia di scosse E mentre il governo vara il nuovo decreto, la sequenza sismica in centro Italia non accenna a finire: dal 24 agosto sono state registrate più di 22.700 scosse. E' quanto rileva l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia . A oggi, sono circa 649 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4, 41 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5 e 5 quelli di magnitudo maggiore o uguale a 5 localizzati dalla Rete Sismica Nazionale dell'Ingv. Dopo la forte scossa del 30 ottobre, di magnitudo 6.5, sono stati localizzati complessivamente oltre 2.700
eventi sismici. Sono circa 303 i terremoti di magnitudo compresa tra 3 e 4 e 20 quelli di magnitudo compresa tra 4 e 5. I terremoti più forti nelle ultime 24 ore sono stati localizzati in provincia di Rieti, magnitudo 3.7 alle ore 14:10, e in provincia di Perugia, magnitudo 3.7 alle ore 21:32.

Aiuti dall'Europa. L'Italia può contare sulla solidarietà e l'impegno dell'Unione europea per affrontare l'emergenza. Ma solo se le autorità italiane lo chiederanno, scatterà il meccanismo di protezione civile europea, in grado di fornire molto rapidamente tende, cibo e attrezzature per la purificazione dell'acqua, oltre a personale specializzato ed esperti da mandare sul posto per la valutazione dei danni e il coordinamento dell'assistenza. A spiegarlo, in un'intervista all'Agi, è il commissario europeo agli Aiuti umanitari e alla gestione delle crisi, Christos Stylianides.

Il sondaggio. Il 71% sarebbe pronto a ospitare in casa uno sfollato del terremoto che ha sconvolto l'Italia centrale. In caso di un migrante, invece, solo il 24% metterebbe a disposizione la propria abitazione. E' quanto emerge da un sondaggio Ixè, trasmesso oggi ad Agorà

La raccolta fondi Prosegue la raccolta fondi a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma in centro italia attraverso il numero solidale 45500 riattivato, dopo la scossa del 30 ottobre, dal dipartimento della protezione civile, d'intesa con gli operatori di telefonia fissa e mobile. Ad oggi sono stati raccolti 2.350.498 Euro.
E' possibile donare due euro inviando un sms solidale o, per gli operatori di linea fissa, effettuando una chiamata al numero 45500. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al dipartimento della protezione civile che provvederà a destinarle alle regioni colpite dal sisma. Il numero solidale nella prima fase di attivazione, dal 24 al 9 ottobre, ha raccolto 15.053.594,00 Euro. E' possibile inoltre continuare a donare a favore delle popolazioni del centro italia colpite dal sisma del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre, tramite bonifico sul conto corrente attivato dal dipartimento della protezione civile presso la banca monte dei paschi di siena che, ad oggi, ha raccolto 4.025.727,26 Euro.

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