
L'affetto dei tifosi del Milan non l'ha scordato Maldini, ma pensare a un ritorno è tutta un'altra storia. "L'affetto non ha confini, i tifosi milanisti sono ovunque, ma tutti i tifosi di calcio mi regalano il loro affetto", ha spiegato a Sky. Poi sull'addio di Berlusconi al club: "Mi fa molto effetto, sono arrivato al Milan quando c'era un altro presidente e ho vissuto in prima persona il cambio di proprietà. E' stato un presidente incredibile, il più vincente e innovativo del calcio moderno".
E proprio il passaggio di mano tra Berlusconi e i cinesi serve a Maldini per fare una riflessione sui club controllati da proprietari stranieri: "Penso che sia dovere da chi acquista da un paese straniero andare a vedere la storia del club. Ho sempre ripetuto che il presidente di un club non lo può considerare suo". "Il Milan ha milioni di tifosi al mondo e ci vuole rispetto nei loro confronti, bisognerebbe tenere in considerazione il loro pensiero, poi è normale che la gestione sia personale", ha concluso.
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